Presentazione

L’ambiente

L’ubicazione dell’istituto nel centro della cittadina e la sua vicinanza alle due stazioni ferroviarie favoriscono l’afflusso degli studenti dai paesi circostanti e dalle provincie limitrofe: infatti la provenienza degli alunni va ben oltre i confini dell’ambito scolastico e della provincia di Bergamo. 

L’Istituto è dislocato su due sedi. 

La sede principale, collocata in via Galvani, ospita gli uffici di presidenza, la segreteria, le classi del liceo artistico e parte del liceo linguistico. 

La succursale, che ospita le classi del Liceo Classico e parte del Liceo Linguistico, è un’ex Filanda ristrutturata.   

Situata in via Botticelli, è raggiungibile in 10 minuti a piedi dalla stazione centrale di Treviglio o mediante un servizio di bus.

Entrambi gli edifici sono a norma e certificati per la sicurezza. 

Tutte le aule sono dotate di PC, proiettore, connessione wi-fi. 

La scuola dispone di LIM e di laboratori adeguatamente attrezzati. 

Le risorse economiche dell’Istituto provengono per la maggior parte dai finanziamenti pubblici, ai quali si aggiunge il contributo volontario delle famiglie.

Protagonisti di Cultura

Un polo liceale in un territorio è un presidio di consapevolezza delle nostre radici, di ciò che l'uomo ha realizzato nel tempo, in perenne contraddizione tra luci ed ombre. 

Al crocevia di tre province e di storie diverse, Treviglio e la Gera d'Adda partecipano pienamente alla complessità del presente, che vede profilarsi numerose nuove possibilità, ma anche l'aumento delle disuguaglianze, le difficoltà nel dialogo inter-culturale, l'insufficiente valorizzazione dei giovani.   

Un istituto che riunisce gli indirizzi classico, linguistico e artistico, ne ribadisce la vocazione alla trasversalità, all'incontro, nella ricomposizione di un quadro valoriale unitario in cui riconoscersi.   

Del resto, il punto di partenza e di arrivo della "licealità" sono i linguaggi, verbali e  non. Dalla conoscenza e dal dominio di questi si arriva alla comunicazione e all'espressione di istanze culturali, ma anche della propria creatività ed esperienza di vita. 

Perché la conoscenza, presieduta dal "conosci te stesso", resta il miglior modo per attrezzarsi alle sfide sempre diverse del nuovo millennio, tra persistenza e cambiamento.